La nascita delle "1928" (chiamate anche "28", carrelli e serie 1500) avvenne parallelamente alla grande riforma tramviaria di Milano, comprendente anche l'abolizione del "carosello" di piazza Duomo. Per ridurre i costi di esercizio ed i tempi di percorrenza ed allo stesso tempo aumentare la capacità di trasporto della rete, gli ingegneri Cuccoli e D'Alò dell'Azienda tranviaria progettarono un tipo di motrice a carrelli ispirato al modello americano "Peter Witt".
Due vetture prototipo vennero ordinate alla Carminati & Toselli che, nel giro di pochi mesi, alla fine del 1927, le consegnò all'Azienda Tranviaria. Il successo fu certo lusinghiero in quanto il salto di qualità rispetto alle vetture circolanti allora era veramente rimarchevole. La sperimentazione continuò fino all'estate del 1928, quando, completato il progetto definitivo, si passò all'ordinazione di ben 500 vetture che vennero completate nel 1930.
Ad oggi oltre un centinaio di "1928" prestano ancora regolare servizio sulla rete tranviaria milanese.